26 feb 2018

Doppia segnalazione: "L'Imperatrice della tredicesima terra" di Ilaria Vecchietti e "Chiamami col tuo nome" di André Aciman



Fa freddo, ma proprio tanto freddo.
La scuola è chiusa, si sta in casa e si legge.
Così, se anche voi volete leggere, vi segnalo due libri!


TITOLO: L’Imperatrice della Tredicesima Terra
AUTORE: Ilaria Vecchietti
EDITORE: Aletti Editore
GENERE: Fantasy
PREZZO CARTACEO: 16,00€
PREZZO EBOOK: 4,99€

SINOSSI:
Sono trascorsi mille anni dalla scomparsa di Asteria, l’Imperatrice della Tredicesima Terra, mandata dalle Antiche Divinità delle Stelle per fermare la guerra millenaria che flagellava il Mondo Conosciuto.
In quei lunghissimi secoli le Terre Libere hanno portato avanti una debole resistenza alla sete di potere e di dominio del loro comune nemico… e sarà proprio in quel periodo che una ragazza, senza memoria del suo passato e della sua identità, verrà salvata dalla sua strana prigione. Sul suo corpo dodici diversi simboli che sembrerebbero rappresentare le Antiche Divinità delle Stelle.
Messa al corrente della situazione attuale, inizierà un lungo viaggio (e non solo nei dodici regni, ma anche nel tempo) alla ricerca di se stessa e del suo posto nel mondo.
Inoltre sarà incaricata dal Tramite della Fonte di Luce di ritrovare Asteria… l’unica che potrà salvare nuovamente il Mondo Conosciuto.

ESTRATTO:
Molto tempo fa nel Mondo Conosciuto ogni popolo era in guerra con un altro. I nani erano in lite con gli elfi, i folletti con le fate, i draghi con i ciclopi. Tra i vari regni non si conosceva né la calma, né la pace. La guerra, gli scontri, le battaglie erano all’ordine del giorno e ormai erano diventati parte della vita delle varie creature che abitavano quella terra magica.
I sovrani e i generali degli eserciti non riuscivano a firmare nessun trattato di pace o di tregua. La guerra era la sola vita che regnava nel Mondo Conosciuto. L’odio e il risentimento erano gli unici insegnamenti che si tramandavano di generazione in generazione. Dopo secoli di guerra non si conosceva neppure chi avesse incominciato tutto questo e neanche il perché.
Il Mondo Conosciuto era diventato un inferno. Morte e devastazioni erano i soli paesaggi che si intravedevano, i cadaveri non si contavano neanche più e nessun regno sembrava avere il sopravvento sull’altro. Se un regno perdeva terreno, il giorno dopo lo riguadagnava immediatamente. Le forze belliche dei dodici regni erano sempre in perfetto equilibrio.
Tuttavia questo iniziò a cambiare con la morte del cosiddetto Dio Malvagio, Seth, sovrano del Regno del Sole, la terra degli uomini.
Alla morte di Seth fu incoronato Vortigern, il figlio bastardo del re. Egli, conosciuto soprattutto per la sua grande fama di guerriero impavido, crudele e privo d’ogni scrupolo, si trovava sul fronte nord a combattere nel Regno dei Minerali, la terra dei nani, ma non appena ebbe ricevuto la notizia della scomparsa prematura del padre tornò nella capitale, Solaria.
Una volta concluso il rito funebre si aprì il dibattito per la successione del regno: Vortigern non era l’unico figlio del re e neanche il primogenito.
Seth aveva un altro figlio, Woland, il primogenito, avuto dal suo primo matrimonio. Pochi anni dopo la nascita del figlio la regina si ammalò e, mentre era inferme a letto giorno e notte, il re intraprese una relazione extraconiugale con una delle dame di compagnia della regina, dalla quale nacque Vortigern. Solo dopo la morte della consorte Seth sposò quella donna, madre del suo secondo figlio, il quale ricevette anch’egli il titolo di principe sebbene nato fuori dal matrimonio.
Tecnicamente Vortigern, essendo il secondogenito, senza una dichiarazione esplicita o un testamento da parte del padre, non era destinato ad essere incoronato re, ma gli Anziani, cioè i consiglieri di corte e i nobili fedeli al vecchio re, si riunirono in segreto, decretando che Woland non era adatto a diventare il nuovo re. Woland era inferiore a suo fratello, sia per quanto riguardava la forza fisica e sia per quella mentale. Era considerato un debole, un inetto e il regno degli uomini non poteva permettersi di avere un sovrano senza spina dorsale, soprattutto con in corso una guerra aperta su tutti i fronti. Al Regno del Sole occorreva un re forte, deciso. Uno che sapesse incutere terrore a tutti, un guerriero fatto e finito. Uno che conoscesse l’arte della guerra, le strategie. Uno che potesse portare gli uomini alla vittoria e alla supremazia su tutte le altre razze, perché era solo a questo che gli uomini bramavano: al potere.


 
TITOLO: Chiamami col tuo nome
AUTORE: André Aciman
EDITORE: Narratori della Fenice
GENERE: LGBT, Narrativa contemporanea
PREZZO CARTACEO: 17,00 euro
PREZZO EBOOK: 8,99 euro

SINOSSI:
Vent'anni fa, un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. "Chiamami col tuo nome" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che "questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta".

ESTRATTO:
«Dopo!» La parola, la voce, il modo.
Non avevo mai sentito nessuno salutare così. Il suo Dopo! suonava duro, secco e sbrigativo, pronunciato con la velata indifferenza di chi non si preoccupa più di tanto se ti rivedrà o risentirà.
È la prima cosa che mi ricordo di lui, lo sento ancora oggi. Dopo!
Chiudo gli occhi, dico quella parola e mi ritrovo in Italia, tanti anni fa, cammino lungo il viale alberato, lo guardo scendere dal taxi, camicia celeste svolazzante aperta sul davanti, occhiali da sole, cappello di paglia, pelle ovunque. All’improvviso mi stringe la mano, mi passa lo zaino, scarica la valigia dal bagagliaio e mi chiede se mio padre è in casa.
Chissà, forse è iniziato tutto in quel preciso istante: la camicia, le maniche rimboccate, i talloni arrotondati che entravano e uscivano dalle espadrillas consunte, ansiosi di saggiare la ghiaia calda del vialetto che portava a casa nostra, chiedendosi a ogni passo: «Dov’è la spiaggia?»
L’ospite dell’estate. L’ennesima scocciatura.
Poi, quasi senza pensarci, già di spalle al taxi, agita la mano libera e con noncuranza snocciola un Dopo! a un altro passeggero con cui è probabile abbia diviso la corsa dalla stazione. Niente nomi, niente battute per addolcire il momento del congedo, niente di niente. È un saluto ridotto a un’unica parola, il suo: rapido, sfacciato e repentino – scegli tu, per lui è lo stesso.
Ma guarda un po’, penso, ecco come ci saluterà quando verrà il momento. Con un brusco e frettoloso Dopo!
Nel frattempo, ce lo saremmo dovuti sorbire per sei lunghe settimane.
Ero in totale soggezione. Il classico tipo inavvicinabile.
Col tempo, però, avrebbe cominciato a piacermi. Dal mento arrotondato ai talloni arrotondati. Poi, nel giro di pochi giorni, avrei imparato a odiarlo.
Proprio lui, la cui fotografia sul modulo di richiesta, mesi prima, mi era balzata agli occhi con la promessa di istantanee affinità.

8 commenti:

V ha detto...

Belle segnalazioni!
Un saluto :-)

Buona lettura ha detto...

Eccomi qua per ringraziarti moltissimo per aver segnalato il mio romanzo, davvero gentilissima!
Un mega bacione!

Anke Agata Russo ha detto...

Segnati!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Il primo libro che segnali sembra interessante e avvincente, sul secondo invece resto perplesso così come per il film. Entrambi sanno di un "già visto e sentito" e non mi convincono.

Lucrezia Ruggeri ha detto...

@Ofelia Deville
Grazie!

Lucrezia Ruggeri ha detto...

@Buona Lettura
Grazie di che? Il piacere è tutto mio :-)

Lucrezia Ruggeri ha detto...

@Anke Agata Russo
Grazie :-)

Lucrezia Ruggeri ha detto...

@Daniele Verzetti
Personalmente ti dico che Aciman mi è piaciuto e che il tema dell'amore adolescenziale non è di certo nuovo.
Ma per questo il libro non è da scartare.