Fa freddo, ma proprio tanto freddo.
La scuola è chiusa, si sta in casa e si legge.
Così, se anche voi volete leggere, vi segnalo due libri!
TITOLO: L’Imperatrice della Tredicesima Terra
AUTORE: Ilaria Vecchietti
EDITORE: Aletti Editore
GENERE: Fantasy
PREZZO CARTACEO: 16,00€
PREZZO EBOOK: 4,99€
SINOSSI:
Sono trascorsi mille anni dalla scomparsa di Asteria, l’Imperatrice
della Tredicesima Terra, mandata dalle Antiche Divinità delle Stelle per
fermare la guerra millenaria che flagellava il Mondo Conosciuto.
In quei lunghissimi secoli le Terre Libere hanno portato avanti una
debole resistenza alla sete di potere e di dominio del loro comune nemico… e
sarà proprio in quel periodo che una ragazza, senza memoria del suo passato e
della sua identità, verrà salvata dalla sua strana prigione. Sul suo corpo
dodici diversi simboli che sembrerebbero rappresentare le Antiche Divinità
delle Stelle.
Messa al corrente della situazione attuale, inizierà un lungo viaggio
(e non solo nei dodici regni, ma anche nel tempo) alla ricerca di se stessa e
del suo posto nel mondo.
Inoltre sarà incaricata dal Tramite della Fonte di Luce di ritrovare
Asteria… l’unica che potrà salvare nuovamente il Mondo Conosciuto.
ESTRATTO:
Molto tempo fa nel Mondo Conosciuto ogni popolo era in guerra con un
altro. I nani erano in lite con gli elfi, i folletti con le fate, i draghi con
i ciclopi. Tra i vari regni non si conosceva né la calma, né la pace. La
guerra, gli scontri, le battaglie erano all’ordine del giorno e ormai erano
diventati parte della vita delle varie creature che abitavano quella terra
magica.
I sovrani e i generali degli eserciti non riuscivano a firmare nessun
trattato di pace o di tregua. La guerra era la sola vita che regnava nel Mondo
Conosciuto. L’odio e il risentimento erano gli unici insegnamenti che si
tramandavano di generazione in generazione. Dopo secoli di guerra non si
conosceva neppure chi avesse incominciato tutto questo e neanche il perché.
Il Mondo Conosciuto era diventato un inferno. Morte e devastazioni
erano i soli paesaggi che si intravedevano, i cadaveri non si contavano neanche
più e nessun regno sembrava avere il sopravvento sull’altro. Se un regno
perdeva terreno, il giorno dopo lo riguadagnava immediatamente. Le forze
belliche dei dodici regni erano sempre in perfetto equilibrio.
Tuttavia questo iniziò a cambiare con la morte del cosiddetto Dio
Malvagio, Seth, sovrano del Regno del Sole, la terra degli uomini.
Alla morte di Seth fu incoronato Vortigern, il figlio bastardo del re.
Egli, conosciuto soprattutto per la sua grande fama di guerriero impavido,
crudele e privo d’ogni scrupolo, si trovava sul fronte nord a combattere nel
Regno dei Minerali, la terra dei nani, ma non appena ebbe ricevuto la notizia
della scomparsa prematura del padre tornò nella capitale, Solaria.
Una volta concluso il rito funebre si aprì il dibattito per la
successione del regno: Vortigern non era l’unico figlio del re e neanche il
primogenito.
Seth aveva un altro figlio, Woland, il primogenito, avuto dal suo primo
matrimonio. Pochi anni dopo la nascita del figlio la regina si ammalò e, mentre
era inferme a letto giorno e notte, il re intraprese una relazione
extraconiugale con una delle dame di compagnia della regina, dalla quale nacque
Vortigern. Solo dopo la morte della consorte Seth sposò quella donna, madre del
suo secondo figlio, il quale ricevette anch’egli il titolo di principe sebbene
nato fuori dal matrimonio.
Tecnicamente Vortigern, essendo il secondogenito, senza una
dichiarazione esplicita o un testamento da parte del padre, non era destinato
ad essere incoronato re, ma gli Anziani, cioè i consiglieri di corte e i nobili
fedeli al vecchio re, si riunirono in segreto, decretando che Woland non era
adatto a diventare il nuovo re. Woland era inferiore a suo fratello, sia per
quanto riguardava la forza fisica e sia per quella mentale. Era considerato un
debole, un inetto e il regno degli uomini non poteva permettersi di avere un
sovrano senza spina dorsale, soprattutto con in corso una guerra aperta su tutti
i fronti. Al Regno del Sole occorreva un re forte, deciso. Uno che sapesse
incutere terrore a tutti, un guerriero fatto e finito. Uno che conoscesse
l’arte della guerra, le strategie. Uno che potesse portare gli uomini alla
vittoria e alla supremazia su tutte le altre razze, perché era solo a questo
che gli uomini bramavano: al potere.
TITOLO: Chiamami col tuo nome
AUTORE: André Aciman
EDITORE: Narratori della Fenice
GENERE: LGBT, Narrativa contemporanea
PREZZO CARTACEO: 17,00 euro
PREZZO EBOOK: 8,99 euro
SINOSSI:
Vent'anni fa, un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la
vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le
vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un
professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua
età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima
scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua
tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la
sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono,
oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno
passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto
inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. "Chiamami
col tuo nome" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una
meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta
finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che
"questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta".
ESTRATTO:
«Dopo!» La parola, la voce, il modo.
Non avevo mai sentito nessuno salutare così. Il suo Dopo! suonava duro,
secco e sbrigativo, pronunciato con la velata indifferenza di chi non si
preoccupa più di tanto se ti rivedrà o risentirà.
È la prima cosa che mi ricordo di lui, lo sento ancora oggi. Dopo!
Chiudo gli occhi, dico quella parola e mi ritrovo in Italia, tanti anni
fa, cammino lungo il viale alberato, lo guardo scendere dal taxi, camicia
celeste svolazzante aperta sul davanti, occhiali da sole, cappello di paglia,
pelle ovunque. All’improvviso mi stringe la mano, mi passa lo zaino, scarica la
valigia dal bagagliaio e mi chiede se mio padre è in casa.
Chissà, forse è iniziato tutto in quel preciso istante: la camicia, le
maniche rimboccate, i talloni arrotondati che entravano e uscivano dalle
espadrillas consunte, ansiosi di saggiare la ghiaia calda del vialetto che
portava a casa nostra, chiedendosi a ogni passo: «Dov’è la spiaggia?»
L’ospite dell’estate. L’ennesima scocciatura.
Poi, quasi senza pensarci, già di spalle al taxi, agita la mano libera
e con noncuranza snocciola un Dopo! a un altro passeggero con cui è probabile
abbia diviso la corsa dalla stazione. Niente nomi, niente battute per addolcire
il momento del congedo, niente di niente. È un saluto ridotto a un’unica
parola, il suo: rapido, sfacciato e repentino – scegli tu, per lui è lo stesso.
Ma guarda un po’, penso, ecco come ci saluterà quando verrà il momento.
Con un brusco e frettoloso Dopo!
Nel frattempo, ce lo saremmo dovuti sorbire per sei lunghe settimane.
Ero in totale soggezione. Il classico tipo inavvicinabile.
Col tempo, però, avrebbe cominciato a piacermi. Dal mento arrotondato
ai talloni arrotondati. Poi, nel giro di pochi giorni, avrei imparato a
odiarlo.
Proprio lui, la cui fotografia sul modulo di richiesta, mesi prima, mi
era balzata agli occhi con la promessa di istantanee affinità.
8 commenti:
Belle segnalazioni!
Un saluto :-)
Eccomi qua per ringraziarti moltissimo per aver segnalato il mio romanzo, davvero gentilissima!
Un mega bacione!
Segnati!
Il primo libro che segnali sembra interessante e avvincente, sul secondo invece resto perplesso così come per il film. Entrambi sanno di un "già visto e sentito" e non mi convincono.
@Ofelia Deville
Grazie!
@Buona Lettura
Grazie di che? Il piacere è tutto mio :-)
@Anke Agata Russo
Grazie :-)
@Daniele Verzetti
Personalmente ti dico che Aciman mi è piaciuto e che il tema dell'amore adolescenziale non è di certo nuovo.
Ma per questo il libro non è da scartare.
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