Ritorna Renée.
Non la strega che avete conosciuto nel mio primo
romanzo, “Il mistero della Fenice”, ma un’altra Renée.
Una ragazza come me, come tante altre, che vive nel
nostro mondo odierno e ha tutti i problemi che può avere una normalissima adolescente.
Perché mai ho deciso di scrivere un libro così
diverso dal primo?
Un po’ perché non ero ancora pronta per dire addio
ai miei amati personaggi e un po’ perché volevo portare la magia e la lotta fra
il Bene e il Male anche nel nostro mondo.
Spero tanto di esserci riuscita ma questo me lo direte voi quando
leggerete “Il ritorno della fenice” che sarà presto in vendita nei migliori
store on line.
Nel frattempo, godetevi questo piccolo estratto!
“Renée si guardò intorno sconsolata, domandandosi
se in un posto dimenticato da Dio come Lorient qualcuno conosceva il
significato delle parole “Halloween” e “divertimento”.
-Non è possibile! Non posso crederci!- esclamò
allargando le braccia spazientita –Sto festeggiando il mio diciassettesimo
compleanno con le mie migliori amiche in un paese sperduto dove nessuno sa come
trascorrere una bella serata! Guardiamoci, siamo vestite da streghe sexy e non
c’è nessuno a cui domandare “dolcetto o scherzetto”! Non un ragazzo cui
rivolgere la parola! Oh, certo, so che questo non è un vostro problema perché
siete già fidanzate... ma insomma, sarebbe ora che io trovassi qualcuno, prima
di morire zitella e circondata da una dozzina di gatti!-
-Non per essere pessimista, ma dubito che qui tu
possa trovare un ragazzo qui.- sospirò Corinne –In questo paese non ci sono
attrazioni, a parte la chiesa laggiù e questo parco che porta...- la ragazza
lesse la targa d’oro posta ai piedi di una statua raffigurante un marinaio –al
Museo Interattivo del Sottomarino. Davvero deprimente.-
Lucille raggiunse le amiche, mostrando loro un
sacchetto con sopra il marchio dell’unico supermercato del paese.
-Su col morale, ho qui con me qualcosa che darà un
senso a questa serata!- esclamò.
-Ecco i vantaggi di avere un’amica maggiorenne!-
esclamò Renée raggiungendo una panchina –Forza, festeggiamo degnamente il mio
compleanno con birra e patatine!- ”